Autore: Andrea Gaviglio

Il Pastis, che cos’è e come si gusta il liquore di Marsiglia

Il Pastis è un liquore a base di anice, liquirizia e zucchero diffusissimo in Provenza –dov’è nato, a Marsiglia, per rimediare al divieto di produzione di assenzio. In un primo momento, si è adattato al basso tenore alcolico, che ha poi raggiunto la percentuale del 40-45%, quando divieti e restrizioni si sono ammorbiditi. Di seguito vi forniamo qualche altra info biografica del Pastis, per poi passare a come poterlo gustare al meglio. La storia del Pastis Si tratta di un liquore di origini francesi, molto apprezzato in Provenza, nato a Marsiglia intorno ai primi decenni del 900. Il “pasticcio”...

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Cantine Olivella: dal connubio di Vesuvio e Monte Somma nascono vini tipici

Ciro Giordano di Simona Quirino Ettari vitati: 12 Enologo: Sebastiano Fortunato Allevamento: guyot Composizione chimico-fisica del terreno: vulcanico sabbioso Esposizione vigne: ovest Epoca di impianto delle vigne: 1980 Altezza media: 500 metri sul livello del mare Lavorazione del terreno: manuale Concimi: sovescio Trattamenti: biologici Lieviti: indigeni Mercati di riferimento: nazionale e internazionale Bottiglie totali prodotte: 90.000 Percentuale di uve acquistate: 10% Uve coltivate: piedirosso, aglianico, olivella (clone di piedirosso), caprettone e catalanesca Altre produzioni: pomodorino del piennolo La storia Cantine Olivella è un progetto giovane, ma con radici lontane. Il marchio nasce solo nel 2004 dall’idea di  Andrea Cozzolino, Domenico Ceriello e Ciro Giordano, ma ognuno dei tre soci ha alle spalle una lunga tradizione...

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Raasay in Bottiglia – Distilleria dell’Isola di Raasay

Il paesaggio di Raasay è incredibile. Gran parte della storia geologica della Scozia è qui in una forma o nell’altra. La nostra bottiglia di vetro simile a un decanter cattura l’aspra bellezza naturale dell’isola in tutto il suo splendore. Con i fossili e le rocce di Raasay modellati nel vetro, tenerlo è come tenere un pezzo di Raasay tra le mani, non importa dove ti trovi nel mondo.     Catturare gli elementi La nostra avventura nel design è iniziata nel gennaio 2020, quando i profondi colori invernali dei mòintich / brughiere di Raasay hanno fornito ampia ispirazione per la nostra...

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Il vino meglio prenderlo in enoteca che su internet

Uscire a comprarlo nei negozi non è un gesto da benefattori, è da calcolatori: semplicemente costa meno 10 Giugno 2020 alle 06:04     L’amico lettore e bevitore prenda nota: comprare il vino nei negozi fisici non è da benefattori (verso i poveri commercianti in difficoltà), è da calcolatori. Perché il vino costa meno in enoteca che sui portali. Conte e Colao vogliono gli italiani più digitali e Jeff Bezos sarà d’accordo e figuriamoci chi vende vino on line. Peccato che il vecchio vinaio resta (o forse è diventato?) più conveniente. In questi mesi ho comprato bottiglie in bottiglierie e salumerie...

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Enoteche d’Italia 2020 del Gambero Rosso

In principio erano solo Vini e Oli All’inizio c’erano i “Vini e Oli”, negozi in cui spesso il vino arrivava in damigiane dalle campagne per poi essere rivenduto sfuso. Piano piano la bottiglia faceva il suo ingresso all’interno di questi esercizi: prima qualche etichetta locale, poi quelle delle regioni vicine, e infine le referenze iniziarono a provenire da tutta Italia, finanche dal mondo, trasformando la vecchia bottega in enoteca. Ma l’evoluzione del commercio è un processo continuo: a volte subisce battute d’arresto, ma inesorabilmente avanza a favore delle richieste del mercato. Così, già alla fine degli anni Settanta, qualche illuminato enotecario...

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